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Come gli spettatori elaborano le immagini e le storie viste al cinema

Written By Unknown on Minggu, 31 Agustus 2014 | 23.47

La Academy of Motion Picture Arts and Sciences ha organizzato un evento di due giorni intitolato Movies in Your Brain: The Science of Cinematic Perception in cui vari esperti hanno esaminato il modo in cui gli spettatori elaborano le immagini e le storie che vedono sul grande schermo.

Oscars

Uri Hasson, professore associato di psicologia e neuroscienze dell'Università di Princeton, ha spiegato come sia possibile misurare la reazione del cervello ai film tramite la Risonanza Magnetica Funzionale. I neuroni del cervello hanno bisogno di energia per attivarsi, mentre parti differenti del cervello processano tipi di informazioni differenti. Hasson ha mostrato una mappa di risposte neurali in associazione alla proiezione dei film Il Buono, il Brutto, il Cattivo e Quel Pomeriggio di un Giorno da Cani. Questi film coinvolgono tra il 63 e il 73% delle parti del cervello e provocano negli spettatori delle reazioni fisiche, come la risata.

Sono intervenuti anche Jeffrey M. Zacks, professore di psicologia e radiologia presso la Washington University di St. Louis, e il tre volte Premio Oscar Walter Murch, montatore e responsabile degli effetti sonori di film quali Apocalypse Now, Il Paziente Inglese e Il Padrino - Parte II. Murch ha spiegato come una scena del film La Conversazione con Gene Hackman sia stata modificata sulla base delle dichiarazioni fatte dal famoso regista John Huston in un'intervista.

Huston aveva parlato del battito delle ciglia in quell'intervista, e della dipendenza con gli stati emotivi. Durante l'evento, quindi, Zacks e Murch hanno praticato un esperimento in tempo reale sugli spettatori presenti: hanno mostrato la scena de La Conversazine di cui Murch aveva parlato e catturato le reazioni degli spettatori tramite una telecamera a infrarossi. Dopo è stato mostrato il filmato catturato all'infrarosso a fianco della sequenza originale e data quindi l'opportunità di verificare se il proprio battito delle ciglia coincidesse con quello di Gene Hackman.

Le reazioni comuni fra tutti gli spettatori di una sala cinematografica è un fenomeno che è stato studiato a lungo nel corso degli anni, come ha detto James Cutting, presidente del dipartimento di psicologia alla Cornell University. Cutting è un esperto di elaborazione percettiva e cognitiva e del loro rapporto con il montaggio dei film, il frame rate, la tecnologia di proiezione, le scene e la struttura narrativa. Ha studiato, ad esempio, la durata delle singole scene dei film, che si è ridotta progressivamente nel corso del tempo rispetto agli albori del cinema. Nonostante l'opinione popolare ritenga che ciò dipenda principalmente dalla diffusione dei video musicali e di internet, in realtà questo processo iniziò ben prima, sin dalla fine dell'epoca del cinema muto.

Un'altra importante testimonianza è stata poi quella di Talma Hendler, fondatrice e direttrice del Functional Brain Center al Tel Aviv Sourasky Medical Center. La Hendler, infatti, ha mostrato un filmato ottenuto tramite tecnologia di tracciamento degli occhi, applicata su un pubblico di 10 persone durante la scena del circuito di Montecarlo all'interno del film Iron Man 2. Il video evidenzia come le 10 persone si concentrino contemporaneamente sugli stessi punti.

Mostriamo solo un'immagine di questo video perché non possiamo condividerlo sul nostro sito per motivi di copyright. Per vederlo nella sua interezza recatevi sul sito degli Oscar.

Iron Man 2

Anche la scena del film Chef, ancora una volta di Jon Favreau, evidenzia come gli spettatori reagiscano conformemente tra di loro. Durante questa scena si agitano per una semplice conversazione imbarazzante o per l'improprio uso di certi alimenti. Hendler ha aggiunto che il nostro sistema empatico risponde alle informazioni processate dal cervello portando a reazioni condivise, mentre Murch e Favreau sottolineavano come il livello di tensione generato da una scena possa continuare a crescere per periodi di tempo prolungati.

Se la prima serata dell'evento si è concentrata sulle reazioni degli spettatori alle storie proposte al cinema, la seconda verteva sugli esperimenti sul cervello e su come questi studi possano essere applicati alla cinematografia e alla psicologia. Tema affrontato dal noto regista Darren Aronofsky e dal suo collaboratore abituale Ari Handel (che ha co-scritto Noah, The Wrestler e Il Cigno Nero), i quali si sono uniti agli scienziati per discutere come le varie parti del cervello reagiscano a fattori quali frame rate, montaggio e contenuti emotivi.

È stato mostrato come la capacità del cervello di generare i ricordi a breve e lungo termine vada oltre la fine del film. Agli spettatori è stata sottoposta una scena del film Mio Zio e poi è stato chiesto loro quale dei due oggetti era apparso sullo schermo. Solo una piccola minoranza è stata in grado di rispondere correttamente (era una sedia).

I film, inoltre, attivano parti differenti del cervello a seconda dei loro contenuti, come è possibile rilevare tramite Risonanza Magnetica. Sono state mostrate scene tratte dai film Nemiche Amiche, La Scelta di Sophie e The Ring 2, i quali hanno prodotto reazioni complesse all'interno del cervello e un livello di attività superiore rispetto alla normale attività cognitiva. Secondo gli scienziati intervenuti, tali studi possono essere d'aiuto per la formulazione di nuovi approcci terapeutici in psicologia.

Alcune scene dei film di Aronofsky, come ad esempio Il Cigno Nero, producono delle reazioni controverse negli spettatori. Quelle più aggressive possono finire per spingere gli spettatori al limite di ciò che considerano psicologicamente tollerabile, portandoli a commentare apertamente ciò che stanno vedendo. Aronofsky si è mostrato particolarmente contento della reazione del pubblico a una delle scene più realistiche de Il Cigno Nero, visto che produceva dei risultati simili alla schizofrenia, con i centri cognitivi ed emotivi del cervello che operano contemporaneamente, in sincronia e non.

Ha chiuso la due giorni Andy Maltz, Managing Director del Academy's Science and Technology Council, che è intervenuto su un tema molto dibattuto nell'ultimo periodo nel mondo del cinema, quello del frame rate. I due recenti Lo Hobbit di Peter Jackson, con immagini a 48fps, e i tentativi di James Cameron di creare dei film a un frame rate molto alto (i seguiti di Avatar), hanno prodotto una grande varietà di opinioni negli ultimi anni, mentre un nuovo progetto dell'organo diretto da Maltz ha offerto una chiara dimostrazione delle molteplici possibilità offerte dai nuovi frame rate.

Una singola scena, intitolata The Affair, è stata ripresa più di 30 volte con le stesse inquadrature e le stesse movenze da parte degli attori a frame rate differenti: 24fps (lo standard attuale), 48fps, 60fps e 120fps. Il pubblico ha reagito in maniera sempre differente, evidenziando come sia ancora molto difficile fissare dei paletti rigidi in tal senso.


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Da Leap Motion una finestra sul mondo reale all'interno della Realtà Virtuale

Quando si indossa un visore di Realtà Virtuale si perde quasi completamente contatto con il mondo reale. Se si vuole ripristinare questo contatto, insomma, l'unica possibilità è quella di rimuovere il caschetto, interrompendo così l'esperienza di gioco. All'interno della tendenza che spinge molti produttori di periferiche ad allestire delle soluzioni accessorie per i dispositivi di Realtà Virtuale che si apprestano a debuttare sul mercato, Leap Motion propone una nuova tecnologia per aggirare il problema in questione.

Leap Motion

Si tratta di una telecamera a infrarossi da applicare sulla parte anteriore del caschetto, mentre un software permette di visualizzare video del mondo reale all'interno della Realtà Virtuale. Tutto questo avviene senza che l'utente debba abbandonare il videogioco o qualsiasi tipo di esperienza di Realtà Virtuale stia avendo, il che apre nuove prospettive di Realtà Aumentata.

Leap Motion è una società con sede a San Francisco già artefice di un dispositivo in stile Kinect che consente di governare applicativi di varia natura per PC e Mac. Offre la sua nuova soluzione per la Realtà Virtuale a un prezzo di $79.99.

La nuova tecnologia viene definita Dragonfly ed è già disponibile, benché ancora non completamente ultimata, per gli sviluppatori e i produttori di dispositivi di Realtà Virtuale come Oculus e Sony. Il software di Leap Motion consente non solo di alternare la visione in Realtà Virtuale a quella reale ma anche di mischiare le due cose, in modo ad esempio da poter vedere le proprie stesse mani all'interno del videogioco.

Dragonfly quindi sfrutta parte delle tecnologie che Leap Motion ha affinato per il suo sensore di movimento, visto che è in grado di riprodurre nella virtualità esattamente ciò che facciamo con le mani. Ci sono già oltre 200 tra giochi e app che sfruttano questa tecnologia, e che consentono di fare le cose più disparate come volteggiare intorno a Google Earth o manipolare degli oggetti.

Nonostante l'avanzata tecnologia in possesso di Leap Motion, considerata da più parti sensibilmente superiore rispetto allo stesso Kinect, la sua soluzione di motion sensing non ha ottenuto il successo sperato. La società sperava di vendere 5 milioni di unità, ma fino a oggi è riuscita unicamente a sfiorare il traguardo delle 500 mila unità vendute. Questo ha costretto il gruppo di San Francisco a licenziare il 10% del suo personale nello scorso maggio. Anche per questi motivi, Leap Motion ha deciso di spostarsi verso la Realtà Virtuale.

"Fino a oggi ci siamo concentrati sul PC", ha detto Michael Buckwald, CEO e co-fondatore di Leap Motion. "Ma il problema è che ci sono pochi produttori di hardware interessati a integrare una tecnologia di tracciamento delle mani all'interno dei propri dispositivi. Pensiamo che ci siano diversi tipi di problemi non ancora risolti con al Realtà Virtuale, specialmente in relazione all'input".

D'altra parte, il sensore di Leap Motion non è stato inizialmente pensato per catturare solamente le mani, ma tutto quanto si trovasse nel suo campo visivo. Per questo, Leap Motion ha dovuto rivedere il software per specializzarlo nel riconoscere i movimenti delle mani. Il nuovo software fornisce agli sviluppatori l'accesso ai dati sulle immagini grezze ottenuti dal sensore.

Il risultato di questi studi è Dragonfly, un sensore dotato di due telecamere ad alta risoluzione e ad altà velocità. La versione definitiva consentirà di vedere il mondo a colori oltre che all'infrarosso, ma necessita ancora delle rifiniture. Il principale problema di dispositivi di questo tipo riguarda, infatti, la precisione prospettica, e quindi cercare di evitare che l'utente si senta disconnesso dal suo stesso corpo.

Per Leap Motion è fondamentale che i produttori di soluzioni di Realtà Virtuale si interessino alla sua tecnologia. "Stiamo parlando con tutti. È molto facile immaginare che tecnologie di questo tipo diventino una parte fondamentale dei visori di Realtà Virtuale", concludono i dirigenti di Leap Motion.


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Intel Core i7 5960X: la CPU Enthusiast a 8 core

Nella gamma di processori Intel per sistemi desktop troviamo da molti anni a questa parte due distinte famiglie di processori, differenti per socket di connessione con la scheda madre ma tutti appartenenti alla famiglia Core. La prima gamma è quella dei modelli socket LGA 1150, meglio noti con il nome di Haswell che ne indica l'architettura alla base, forniti in differenti versioni con modelli Core i7, Core i5 e Core i3 affiancati anche da declinazioni di fascia più economica con i brand Pentium e Celeron.

Nel segmento top di gamma, quello cosiddetto enthusiast, troviamo processori della serie Core i7 che sono basati su un differente socket di connessione con la scheda madre, quello socket LGA 2011, e su un'architettura che è leggermente modificata rispetto a quella dei processori socket LGA 1150. Intel in questi anni ha scelto di utilizzare l'architettura di ultima generazione prima nelle proposte mainstream e solo in un secondo momento trasferirla nelle proposte enthusiast: questo è quanto accade anche con il lancio odierno dei processori noti con il nome in codice di Haswell-E, proposte enthusiast di nuova generazione basati sulla stessa microarchitettura delle CPU abbinate a socket LGA 1150.

L'annuncio odierno è incentrato su 3 processori della famiglia Core i7-5000, modelli che vanno a prendere il posto di quelli Core i7-4000 basati su architettura Ivy Bridge-E sino a oggi in commercio. Per tutte queste CPU il socket di riferimento è quello a 2011 pin ma i nuovi processori richiedono schede madri differenti in quanto integrano un nuovo memory controller, compatibile con moduli DDR4. Da questo un nuovo chipset, il modello X99 sviluppato da Intel, e il nome LGA 2011 v3 con il quale viene indicato il nuovo socket.

Modello

Core Threads Clock Turbo Cache L3 Linee PCI
Express 3.0
Memoria Socket TDP Architettura Prezzo
Core i7 5960X 8 16 3 GHz 3,5 GHz 20MB 40 DDR4-2133
4 canali
2011-v3 140W Haswell-E 999$
Core i7 5930K 6 12 3,5 GHz 3,7 GHz 15MB 40 DDR4-2133
4 canali
2011-v3 140W Haswell-E 583$
Core i7 5820K 6 12 3,3 GHz 3,6 GHz 15MB 28 DDR4-2133
4 canali
2011-v3 140W Haswell-E 389$
Core i7 4960X 6 12 3,6 GHz 4 GHz 15MB 40 DDR3-1600
4 canali
2011 130W Ivy Bridge-E 999$
Core i7 4930K 6 12 3,4 GHz 3,9 GHz 12MB 40 DDR3-1600
4 canali
2011 130W Ivy Bridge-E 583$
Core i7 4820K 4 8 3,7 GHz 3,9 GHz 10MB 40 DDR3-1600
4 canali
2011 130W Ivy Bridge-E 323$

La CPU Core i7 5960X, nuova proposta top di gamma con un listino ufficiale di 999 dollari tasse escluse, è il primo processore Intel dotato di architettura a 8 core a venir reso disponibile per sistemi desktop. Rispetto al modello Core i7 4960X, precedente top di gamma della famiglia Ivy Bridge-E, troviamo 2 core in più che compensano una diminuzione nella frequenza di clock tanto di default come Turbo. La cache L3 passa a 20 Mbytes, mantenendo quindi il rapporto di 2,5 Mbytes per ognuno dei core integrati nel processore; il controller memoria cambia da DDR3 a DDR4, mantenendo la struttura quad channel che è una prerogativa delle proposte enthusiast di Intel rispetto a quelle del segmento mainstream basate su socket LGA 1150.

Il TDP dei nuovi processori aumenta leggermente, passando dai precedenti 130 Watt agli attuali 140 Watt, il tutto lasciando invariati i sistemi di raffreddamento: quelli per processori socket LGA 2011 sono pienamente compatibili con le schede madri dotate di socket LGA 2011 v3.

Da ultimo uno sguardo ai listini ufficiali, che non cambiano per le due proposte top di gamma rispetto a quanto praticato in precedenza al contrario di quanto troviamo con la proposta entry level Core i7 5820K. Questo processore ha un prezzo superiore a quello del modello Core i7 4820K che sostituisce sul mercato ma questo è giustificato dall'aumentato numero di core, che passano da 4 a 6, che compensano la lieve riduzione nelle frequenze di clock.

Questa CPU si differenzia dalle altre proposte della serie Haswell-E per il controller PCI Express integrato, capace di gestire un massimo di 28 linee PCI Express 3.0 contro le 40 delle altre CPU. Utilizzando una sola scheda video nel proprio sistema, anche dotata di due GPU sullo stesso PCB, non si hanno differenze prestazionali di alcun tipo; abbinando una seconda scheda con tecnologie SLI di NVIDIA o CrossFire di AMD con questo processore bisognerà necessariamente impostare uno dei due slot PCI Express con 8 linee attive, mentre con le due altre CPU della nuova famiglia è possibile assegnare 16 linee PCI Express a ciascuno dei due slot. Per questo motivo non è possibile configurare sistemi con 4 schede video in parallelo utilizzando un processore Core i7 5820K ma bisognerà necessariamente adottare uno dei due modelli di fascia più alta.

Questa scelta di Intel non è ovviamente legata a differenze tecniche nei processori ma unicamente a una strategia di posizionamento e differenziazione del prodotto; in considerazione del costo di configurazione di un sistema dotato di 4 schede video top di gamma non crediamo che un utente sia portato a scegliere altro se non una delle due CPU top di gamma della serie Haswell-E per il proprio PC, sia per le caratteristiche del controller PCI Express integrato sia per la necessità di avere a disposizione la più potente CPU in commercio da abbinare a un sottosistema video così potente.

haswell_e_front.jpg (67299 bytes)
Ivy Bridge-E a sinistra; Haswell-E a destra
haswell_e_back.jpg (162908 bytes)

Abbiamo segnalato come le nuove CPU Haswell-E richiedano schede madri con socket differenti rispetto a quelli delle proposte Ivy Bridge-E, che invece adottavano la stessa piattaforma dei modelli predecessori Sandy Bridge-E. Come vediamo dalle immagini le due famiglie di processori hanno dimensioni esterne identiche ma cambiano sia l'heatspreader tra die del processore e sistema di raffreddamento, sia gli intagli lungo il profilo laterale del processore per l'allineamento corretto con il socket. Questo permette di impedire che un processore Haswell-E possa venir montato su una scheda madre che non sia compatibile, e viceversa.

Le CPU Haswell-E sono tutte dotate di moltiplicatore di frequenza sbloccato verso l'alto, al pari del resto di quanto visto con i modelli Ivy Bridge-E che le hanno precedute. La gamma di processori Intel per sistemi desktop dotati di questa caratteristica si completa con le due proposte Core i7 e Core i5 per sistemi socket LGA 1150 basate su architettura Haswell, due delle quali (Core i7 4790K e Core i5 4690K) appartengono alla serie Devil's Canyon recentemente presentata da Intel.

Modello

Core Threads Clock Turbo Cache L3 Linee PCI
Express 3.0
Memoria Socket TDP Architettura Prezzo
Core i7 5960X 8 16 3 GHz 3,5 GHz 20MB 40 DDR4-2133
4 canali
2011-v3 140W Haswell-E 999$
Core i7 5930K 6 12 3,5 GHz 3,7 GHz 15MB 40 DDR4-2133
4 canali
2011-v3 140W Haswell-E 583$
Core i7 5820K 6 12 3,3 GHz 3,6 GHz 15MB 28 DDR4-2133
4 canali
2011-v3 140W Haswell-E 389$
Core i7-4790K 4 8 4GHz 4,4GHz 8MB 16 DDR3-1600
2 canali
1150 88W Haswell 339$
Core i7-4770K 4 8 3,5GHz 3,9GHz 8MB 16 DDR3-1600
2 canali
1150 84W Haswell 339$
Core i5-4690K 4 4 3,5GHz 3,9GHz 6MB 16 DDR3-1600
2 canali
1150 88W Haswell 242$
Core i5-4670K 4 4 3,4GHz 3,8GHz 6MB 16 DDR3-1600
2 canali
1150 84W Haswell 242$

Come vediamo dai dati riportati in tabella i processori Core i7 5820K e Core i7 4790K vantano listini simili ma significative differenze architetturali, a partire da socket di connessione con la scheda madre e tecnologia di memoria supportata. La prima CPU privilegia gli ambiti di elaborazione parallela grazie alla presenza di 6 core, mentre la seconda si comporta meglio con quelle applicazioni che sono molto dipendenti dalle prestazioni del singolo core per via delle frequenze di clock ben più elevate.


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Alcohol 120%

scheda aggiornata 2 giorni fa

Software di masterizzazione che permette di effettuare copie di supporti CD e DVD, bypassando eventuali protezioni alla copia presenti sul supporto.

Di seguito le note fornite a corredo con il software:

  • Alcohol 120% enables you to make a duplicate back-up to recordable media of nearly all your expensive Game\Software\DVD* Titles, and/or an image that can be mounted and run from any one of Alcohol's Virtual drives.
  • No other software available enables you to create up to a staggering 31 virtual drives, allowing you to run your game images at over 200X faster than from a conventional CD-ROM. Alcohol 120% is a powerful utility that uses a unique combination of options to ensure a perfect back up every time.
  • All you need is a PC combined with a CD or a DVD burner. No more replacing your expensive original discs due to loss, theft, scratches, or other media imperfections. Your duplicate works just like the original; your entire collection can be archived and your investment protected.
  • In the home:-Have you had experiences with the common conditions of CDs\DVDs? They are easily scratched, they can even get broken, lost, and even stolen. Alcohol provides you with peace of mind and protects your investment.
  • Your original games\program discs can be safely stored away; Alcohol Images mean that you always have your expensive media stored safely on your Hard Drive for instant retrieval at the click of a button. No more searching for the correct game disc or software application install disc, everything is at your finger tips.
  • You can now, for instance, simultaneously play your favourite game and bring up your route planner, without having to eject and reload any physical discs The 31 virtual drive ability of Alcohol means you can have the equivalent of a staggering 31 CD-ROM Drives in your Home PC all accessible simply and quickly running your Disc image at around 200 times faster than that of a conventional CD-ROM drive. If you need a program or CD it is immediately there - always ready to use!
  • At the office:- Program discs and many other applications generally require the original Disc to be in the computers CD-ROM drive, this restricts the amount of people in your office who can have access to the same software at the same time without the cost of additional discs, Alcohols virtual drives resolves that problem for you. No more hunting around the offices for that elusive disc you need to run your application, every thing you require is just a click away.
  • With Alcohol you can store your CD images on your office server, your colleagues and employees at their respective networked workstations will never need to come asking for a CD again, they will not even require an expensive CD-ROM drive installed in their workstation PC a simple click is all that is required for them to have full access to any disc image they require for their day to day work. Your valuable CDs can be safely kept safely under lock and key.
  • Does your company have a promotional CD for its customers? Original pressed discs are expensive, using Alcohol 120% writing engine you can copy the original to inexpensive blank discs for distribution to your customers and keep your overheads down.
  • Alcohol software offers unrivalled usage to people from all walks of life regardless of if you are a hardened game player, busy school teacher, salesman, IT manager, student etc. Alcohol has a niche in all your day to day computer needs. Let Alcohol help you to help yourselves and give you the peace of mind you deserve when it comes to expensive PC media.
  • Do not have a CD/DVD writer? No problem, Alcohol 52%* is the answer, with all the power and technological advantages of Alcohol 120%. Alcohol 52% is ideally suited for Laptop use (no need to take your expensive discs along to a meeting where they can become misplaced) Ideal for school/office environments where access to an image file by workstation users would be an advantage.

Queste le novità dell'ultima release:

  • FIX Improved the accuracy of graphic of burning speed and image making speed.
  • FIX Improved the speed and usage of memory buffer while burning and making image files.
  • FIX Display more and correct name of DVD manufacturers in the advanced page of CDDVD manager while checking DVD media.
  • ADD Added support for some special ISO image files, e.g. MAC toast mode ISO image file.
  • ADD Add CD/DVD device sharing service
  • FIX Help Files updated.
  • FIX Improved the reading and writing engines.
  • FIX Fixed Some DPM of DVD-ROM bugs
  • FIX Fixed some minor bugs reported by users
  • FIX Updated Language translations
  • ADD Added Support for more devices, you can find more detailed information on our development page at http://www.alcohol-soft.com/devsupp/

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Nuove CPU Intel, LG G Watch R, Twitch è ora di Amazon: ecco TGtech

Questa volta è quella buone e non c'è più nessun embargo a freanre la puntata di TGtech, che torna dopo la pausa estiva. Ci si butta a capofitto nelle novità del momento: con importanti eventi alle porte (IFA, IDF, Photokina) sono diverse le novità che si presentano sul piatto. Le nuove CPU Intel, LG G Watch R, Facebook dà la caccia al click-baiting, le nuove Olympus e Pentax in vista di Photokina e l'acquisizione di Twitch da parte di Amazon.

In apertura Roberto Colombo lancia per il primo servizio Paolo Corsini, che ha notizie fresche sulle nuove CPU Intel...

Riprende la parola Roberto Colombo per il nuovo LG G Watch R: a differenza del fratello presentato qualche tempo fa, in questo caso LG sembra andata nella direzione giusta, con un prodotto che può davvero sostituire in quanto a peso, dimensioni ed estetica un orologio tradizionale, offrendo in più le funzionalità di Android Wear. Non ci resta che vederlo dal vivo all'IFA di Berlino per il giudizio definitivo.

Nino Grasso si occupa invece della lotta iniziata da Facebook contro il link-baiting: la modifica dell'algoritmo del social network da poco effettuata è la risposta ai siti web che utilizzano tale metodo da tempo, e che probabilmente dovranno rivedere le proprie strategie social nel prossimo futuro.

Per le novità Olympus e Pentax riprende la parola Roberto Colombo: Pentax K-S1 è una reflex dall'aspetto sbarazzino, per certi versi bizzarro per l'uso di molti LED disseminati per il corpo macchina, ma caratterizzata da una solida base tecnica. Olympus PEN E-PL7 è una rivisitazione aggiornata in salsa fashion del modello precedente, con un nuovo display orientabile per gli amanti dei selfie. L'hanno chiamata PEN E? Siamo alla settima versione, ormai dovreste saperlo, comunque non perdete la divagazione sul tema nel video.

In chiusura non poteva mancare l'intervento di Rosario Grasso: questa volta si occupa dell'acquisizione di Twitch da parte di Amazon. Twitch è diventato ormai uno strumento fondamentale per la community dei giocatori: è il quarto sito per traffico su tutta la rete e ha ormai un'audience superiore a CNN e MTV per quanto riguarda il prime time.


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Sviluppatori PES: giocare a Fifa è come giocare a ping pong

"Personalmente credo che i nostri tiri e i nostri portieri siano molto meglio rispetto a quelli di Fifa", ha detto Adam Bhatti, brand manager europeo di PES, quando gli è stato chiesto di fare un confronto tra i nuovi PES 2015 e Fifa 15. "Il nostro gameplay è più realistico".

PES 2015

Secondo quanto riporta NowGamer, Klaus Garner, assistant producer di PES 2015, ha aggiunto: "Il nostro gioco permette di giocare il calcio vero, di contrattaccare, fare possesso e lanciare lungo. Tutte cose che non puoi fare nell'altro titolo, perché lì è come giocare a ping pong".

Secondo Bhatti, Fifa si riduce a una questione di far gol, il resto è accessorio. "Non è necessariamente una cosa negativa: molte persone vogliono solo far gol e non interessa loro tutta la parte di costruzione dell'azione", dice. Allo stesso tempo ammette che PES ha fatto un errore nel passato quando si è cercato di fare un gioco di calcio "solo per intenditori".

"Continuiamo a ragionare così, ma allo stesso tempo non vogliamo escludere coloro che non sono proprio intenditori", spiega il brand manager. "Nella vita reale può capitare che Schweinsteiger tenga palla a centrocampo nel tentativo di passarla a Klose. Ma in quelle condizioni la difesa avversaria fa di tutto per impedire il passaggio, blocca le corsie di passaggio e sale per chiudere gli spazi. Questo rende molto difficile passare le palla e raramente c'è un pallonetto per farla arrivare all'attaccante. Ma, invece, in Fifa capita quasi sempre".

Il team di PES vuole quindi creare un gioco di calcio "diverso", che sia più simile alla realtà. "Dobbiamo però stare attenti a non renderlo troppo frustrante, per cui la nostra sfida è quella di trasmettere l'idea che giocare il calcio reale sia divertente", conclude Bhatti


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La mappa di tutti i dispositivi connessi ad internet nel mondo

Semplificando, internet è un vasto gruppo di computer e dispositivi connessi fra di loro che condividono le stesse informazioni. Ma dove sono sparsi tutti questi dispositivi nel mondo? Una domanda che sembra essersi posto John Matherly, ideatore di Shodan, che ha eseguito un ping a tutti i dispositivi collegati in rete.

Shodan, Mappa dispositivi connessi ad internet
Fonte: John Matherly su Twitter

La sua ricerca ha prodotto una mappa che mostra la diffusione della tecnologia a livello globale e che dipinge un quadro che dà particolare rilevanza agli obiettivi fissati dalle multinazionali del settore tecnologico: ovvero aumentare esponenzialmente la base d'utenza portando la madre di tutte le reti anche nelle aree in via di sviluppo.

Aree geografiche, queste ultime, che appaiono come lasciate fuori, o quasi, dalle più recenti tecnologie informatiche. L'immagine mostra che una stragrande maggioranza di dispositivi interconnessi si trova nelle nazioni sviluppate e nelle aree metropolitane, con una grossa prevalenza negli Stati Uniti e in Europa, e alcuni picchi in America Latina.

Le ricerche di Matherly sono state rese possibili dalle tecnologie sviluppate dalla società che ha creato, Shodan, che si auto-definisce come il "primo motore di ricerca per i dispositivi connessi ad internet". L'obiettivo è quello di aiutare i produttori a intercettare i propri dispositivi e capire i modelli diffusi e da dove si collegano ad internet.

Nonostante ciò, risulta difficile capire se Matherly sia stato fattivamente in grado di eseguire un ping a tutti i dispositivi connessi, ma l'immagine è un chiaro indicatore dei luoghi del mondo in cui si trova la maggiore affluenza di personal computer, smartphone, tablet e qualsivoglia dispositivo elettronico connesso alla rete.


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L'evoluzione di Google in 20 immagini, dal 1997 ad oggi

Written By Unknown on Minggu, 24 Agustus 2014 | 23.47

Larry Page e Sergey Brin si incontrarono a Stanford nel 1995, inconsapevoli probabilmente della portata del fenomeno che avrebbero creato. Entrambi sulla ventina, iniziarono a lavorare su un motore di ricerca che allora prendeva il nome di BackRub. Il dominio Google.com fu registrato nel mese di settembre del 1997, in cui venne caricata una versione prototipale del motore di ricerca per eccellenza.

Google, motore di ricerca

Grazie al sito The Internet Archive è possibile ripercorrere i momenti salienti della storia di Big G, che vi proponiamo all'interno della galleria in calce all'articolo. In venti immagini riassumiamo quella che è stata l'evoluzione di Google.com nel corso degli anni, a partire dalla sua creazione, per arrivare ai giorni nostri.


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Acer Chromebox CXI: solo 180$ per il PC desktop con Chrome OS

Acer Chromebox CXI è un nuovo PC desktop dalle dimensioni compatte presentato dalla divisione americana della società lo scorso giovedì. A differenza di molte altre Chromebox (che usano SoC ARM), Acer si affida alla tecnologia Intel per la sua nuova creatura, che viene piazzata allo stesso tempo ad un prezzo di listino molto vantaggioso: 180$ sul mercato americano.

Acer Chromebox CXIAcer Chromebox CXI

Nello specifico, Chromebox CXI utilizza un processore Intel Celeron 2957U, dual-core da 1,4GHz con architettura Haswell. Come è possibile vedere dalle immagini, il mini-PC desktop offre due porte USB 3.0 sul lato frontale insieme ad un lettore di schede di memoria. Sul retro troviamo ulteriori 2 porte USB 3.0, una porta Ethernet, un alloggiamento per un'antenna Wi-Fi, e connettività DisplayPort e HDMI per il monitor esterno.

Due porte USB possono essere utilizzate per caricare la batteria di un dispositivo esterno anche a sistema spento. Grazie all'unità SSD da 16GB integrata, Acer garantisce un avvio del sistema in soli 8 secondi. Il volume della scocca è pari a 0,6 litri, con dimensioni estremamente ridotte: si parla di 16,5 x 13 x 3,3 cm. L'alimentatore esterno fornito da Acer è da 65W, mentre il sistema verrà mosso naturalmente da Chrome OS di Google.

Acer Chromebox CXI

Chromebox CXI può essere inoltre installato sul retro di monitor compatibili con lo standard VESA, in modo da risultare sostanzialmente invisibile sulla scrivania. Del sistema sono previste due varianti la cui unica differenza è data dal quantitativo di RAM installato: Acer Chromebox CXI-2GKM sarà proposto nel mercato statunitense a 179,99$ e avrà 2GB di RAM, mentre la versione con 4GB di RAM, Chromebox CXI-4GKM, avrà un prezzo al pubblico consigliato di 219,99$.

I due computer verranno commercializzati negli Stati Uniti e in Canada a partire dagli ultimi giorni di settembre, mentre non sono stati menzionati dalla società i piani per la loro esportazione in altri mercati.


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iPhone 6 atteso anche in versione con 128GB di storage

Proviene dalla Cina un documento in cui vengono mostrati gli ordini di memorie NAND flash da parte di Apple. In base alle novità trapelate, il prossimo iPhone 6 potrebbe essere lanciato in commercio in tre varianti con quantitativi di storage integrato differenti: 16, 64 e 128GB. Non viene fatto nessun riferimento sulla versione da 32GB, probabilmente cassata per fare spazio alle nuove unità più capienti.

iPhone 6, 128GB di storage documento

Stando a quanto emerso, i chip da 16GB di storage saranno prodotti da Toshiba e Hynix, mentre Sandisk produrrà una parte di chip da 64GB, insieme a Toshiba. Solamente a quest'ultima verrà delegata la produzione dei chip da 128GB, probabilmente per via delle aspettative sui volumi di vendita del modello top di gamma, sensibilmente inferiori rispetto ai modelli più economici.

Apple rincara in maniera molto consistente gli step aggiuntivi di storage all'interno dei propri sistemi o dispositivi mobile, tuttavia l'ipotetica eliminazione della variante da 32GB potrebbe fare sperare ad una rimodulazione dei vari modelli in commercio, per cui la versione da 128GB verrà venduta al prezzo della attuale da 64GB, che a sua volta verrà posizionato nella fascia di mercato della versione attuale da 32GB.

Permangono comunque molti altri dubbi sul nuovo leak: non è ad esempio noto se il modulo di memoria da 128GB sia pensato per il prossimo iPhone 6 tradizionale, o per la sua variante da 5,5 pollici. E' probabile che quest'ultima, secondo le fonti, sia una versione "premium", alla quale spettano caratteristiche tecniche e materiali più ricercati rispetto alla versione tradizionale.

Per fugare tutti i dubbi sui prossimi iPhone 6 non resta che attendere il 9 settembre, data in cui Apple potrebbe svelare le novità per la prossima generazione di dispositivi mobile proprietari.


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Il nuovo record su AnTuTu è di uno smartphone cinese: Meizu MX4

Abbiamo riportato da poco i presunti risultati dei primi benchmark di Galaxy Note 4, con chip Samsung Exynos 5433. Il dispositivo sudcoreano occupava la seconda posizione in assoluto con oltre 43.000 punti, un ottimo punteggio che viene superato, e non di poco, da Meizu MX4, anch'esso comparso nel database di AnTuTu (5.0 in versione beta).

Meizu MX4

Non ancora annunciato ufficialmente, il dispositivo ha totalizzato un punteggio di 52.811, il più alto fra i cinesi e "probabilmente anche in assoluto", secondo GizChina. E' da considerare, inoltre, che il risultato citato non appartiene alla versione Pro del cellulare, ma alla sua variante intermedia. Il record è stato possibile grazie all'adozione del processore MediaTek MT6595, octa-core da 2,2GHz in configurazione big.LITTLE.

Il dispositivo utilizza un display da 5" a risoluzione 1920x1152, mentre la versione Pro dovrebbe adottare un display 2K più grande, da 5,4" e un SoC Samsung Exynos 5 Octa. Fra le altre specifiche troviamo una fotocamera da 20,7 megapixel. Il fenomeno degli smartphone cinesi è ormai esploso e ormai sono molti i modelli che insidiano da vicino le proposte più blasonate delle multinazionali occidentali, fra cui il nuovo MX4 è l'ultimo, in ordine cronologico, a sorprendere.

Meizu ha pianificato un evento per la stampa per il prossimo 2 settembre, in cui ci si aspetta il debutto di entrambi le varianti di MX4. Oltre alle caratteristiche hardware di assoluto rilievo, secondo le indiscrezioni lo smartphone cinese potrebbe avere un design con cornici estremamente ridotte.


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Avira AntiVir Rescue System

scheda aggiornata 2 giorni fa

Avira AntiVir Rescue System è un'applicazione basata su sistema operativo Linux che permette di accedere ad un PC che viceversa non potrebbe completare la fase di boot con il sistema operativo installato. Questo permette, quantomeno in teoria, di riparare il sistema danneggiato, ricuperare i dati o eseguire una scansione completa per rilevare eventuali infezioni da virus.


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Archos 80 Helium 4G è il primo tablet 4G economico

L'obiettivo di Archos è sempre stato quello di offrire dispositivi mobile caratterizzati da prezzi estremamente popolari. La società ha svelato il nuovo 80 Helium 4G con il quale consegna le nuove reti al segmento di fascia bassa del mercato dei tablet, con un prezzo di 199€.

Archos 80 Helium 4G

Al suo interno troviamo un processore Qualcomm Snapdragon 400 MSM8926, con support LTE fino a una velocità massima di 150Mbps in download. Il SoC viene supportato da 1GB di RAM e 8GB di storage integrato espandibile tramite microSD. Presenti inoltre due fotocamere da 2 e 5MP (video da 720p) e l'accesso alle applicazioni su Google Play Store.

Archos 80 Helium 4G si caratterizza inoltre per un display LCD IPS da 8" a risoluzione 1024768 (pertanto con aspect-ratio da 4:3).

"Archos 80 Helium 4G propone tutto ciò che la società rappresenta: offrire tecnologia all'avanguardia ad un prezzo accessibile per il mercato di massa", commenta Loic Poirier, CEO del produttore francese. "Siamo orgogliosi di essere i primi produttori ad offrire tablet 4G ai nostri clienti a prezzi accessibili, così come abbiamo fatto in precedenza con i nostri smartphone 4G".

Archos 80 Helium 4G

Grazie al design in alluminio, il tablet è spesso 9,2mm e pesa 430g, di cui 71 dovuti alla batteria ai polimeri di litio da 3.500mAh stipata al suo interno. Il tablet è mosso naturalmente da Android, in versione 4.3 Jelly Bean.

Archos 80 Helium 4G è già disponibile in Italia a partire da 199€ sul sito ufficiale e presso i rivenditori autorizzati.


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Leica M-P, più prestazioni per l'evoluzione della M Typ 240

Leica ha fatto debuttare quasi sotto silenzio la nuova Leica M-P, ultima evoluzione e attuale top di gamma del sistema a telemetro M. Il nome completo è M-P Typ 240, e sottolinea la stretta parentela con la M Typ 240 da cui deriva.

La M-P rappresenta, in effetti, solo un affinamento del precedente modello, con poche modifiche tangibili. La principale di queste è il raddoppio della memoria buffer, da 1 a 2 GB, il che le consente di essere - parole di Leica - "due volte più veloce nel catturare immagini in sequenza". In realtà, la cadenza di scatto rimane esattamente la stessa del modello precedente, 3 fps, ma ora la raffica passa dagli 8 scatti della M al riempimento del buffer da 2 GB (il DNG non compresso occupa circa 48 MB).

La copertura del display posteriore in Gorilla Glass della M è stata qui sostituita da un cristallo zaffiro resistente ai graffi, "praticamente indistruttibile" secondo il costruttore, e dotato di copertura antiriflesso da ambo i lati. Inoltre, è stata aggiunta una levetta per la selezione delle cornici di inquadratura all'interno del mirino. Tre cornicette simulano l'inquadratura per le ottiche 28/90mm, 35/135mm, 50/75mm.

A livello estetico, la M-P è ancora più discreta della precedente, tanto da rinunciare al noto "bolino rosso" in favore di una semplice scritta sulla calotta superiore. Per usare ancora una volta le parole del costruttore, "perfect understatement".

Tutto il resto è rimasto inalterato rispetto alla M, a cominciare dal gruppo sensore-processore d'immagine che vede ancora protagonista il CMOS da 24 Mpixel Leica MAX 24 MP e il processore Maestro. Il nuovo modello costerà circa 1000 dollari più della M Typ 240.       


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Le novità Razer al GamesCom

Written By Unknown on Minggu, 17 Agustus 2014 | 23.47

Razer ha presentato due importanti novità al GamesCom: la nuova tecnologia Chroma e Razer Nabu. La prima gestisce un completo spettro di illuminazioni colorate personalizzabili per i dispositivi Razer abilitati. La funzione Chroma sincronizza tra differenti dispositivi colori e modelli di illuminazione attraverso un SDK aperto che permette agli sviluppatori di videogiochi di integrare effetti di illuminazione avanzati, personalizzabili per ogni gioco.

Razer aggiornerà la sua gamma di periferiche a partire dalla tastiera BlackWidow, dal mouse da gioco DeathAdder e dallle cuffie Kraken 7.1 con la nuovissima funzione Chroma (vedete le nuove versioni di queste periferiche nel video allegato a questa pagina). Le periferiche Razer abilitate per Chroma saranno disponibili a partire da settembre 2014.

C'è poi Razer Nabu, il primo vero social smartband che si distingue per essere uno smartwatch con le capacità dei bracciali fitness. Nabu mette insieme le funzionalità degli smartwatch, dei bracciali fitness e delle applicazioni social e di gamification, come spiega Jan Horak, PR Lead di Razer, nel video.

Razer Nabu entrerà in commercio nella stagione natalizia a un prezzo, ancora non definitivo, tra 50 e 100 euro.


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Acer Chromebook 13 con Nvidia Tegra K1: si parte da 279 euro

Acer è uno di quei produttori che ha scommesso sul progetto ChromeOS: l'azienda taiwanese ora lancia la nuova versione del suo notebook da 13,3 pollici declinata in versione Full HD 1920x1080 pixel o con display 1366x768. La principale novità è però l'utilizzo della piattaforma Nvidia Tegra K1 che dovrebbe permettere di unire prestazioni e autonomia. Il SoC integra una CPU Nvidia Tegra K1 4-Plus-1, che unisce un processore quad-core ARM Cortex A15 a un core a più basso consumo energetico e a una GPU Kepler a 192 core. L'autonomia, misurata secondo il Google power_LoadTest, si attesta in 11 ore per la versione Full HD e in 13 ore per quella a risoluzione minore.

Per quanto riguarda i dati tecnici il notebook pesa 1,5 kg e contiene il suo spessore in 17 millimetri. Offre antenna Wi-Fi MIMO 2x2 e videocamera 720p per le videochiamate. Oltre alla grande portabilità, il prezzo è un'altra delle caratteristiche che può attirare utenti verso una soluzione Chromebook: Acer Chromebook 13 CB5-311, con display 1366x768, 2GB di RAM, 16GB di memoria a stato solido sarà reso disponibile nel corso di questo mese al prezzo di €279. Il modello 'top' con display Full HD, 4GB di RAM e 32GB di memoria viaggia invece a circa cento euro in più.


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Smartphone che si ricaricano con i suoni: la nuova frontiera è vicina

Smartphone che si caricano con il suono? Potrebbe essere questa la nuova frontiera per riuscire finalmente a farci arrivare a fine giornata senza il patema di vedere diventare rosso l'indicatore della batteria del nostro cellulare. Sono due i progetti che recentemente sono andati in tal senso: uno è un vero e proprio caricabatterie a ultrasuoni, in grado di cominciare a ricaricare il telefonino non appena si entra in una stanza dotata di tale tecnologia, l'altro è un protipo che trasforma il rumore ambientale in elettricità utile a dare nuova energia all'accumulatore interno del nostro telefono.

Il primo progetto è rappresentato da uBeam, una tecnologia che calca le scene da circa tre anni, ma che sembra sul punto di fare il grande salto verso il mercato, con la costruzione del primo prototipo pienamente funzionante. Contrariamente alle altre tecnologie di ricarica wireless, che richiedono quasi il contatto tra il terminale e la stazione di ricarica, in questo caso è sufficiente essere nella stessa stanza della base di ricarica affinché l'energia cominci a fluire verso il nostro terminale. La tecnologia, per il tipo di onde su cui si basa, non può attraversare i muri, ma ha una buona portata laddove non ci siano barriere fisiche. In pratica la base di ricarica trasforma l'energia elettrica in ultrasuoni; questi vengono trasmessi e intercettati dall'apposito ricevitore (al momento 'attaccato' al telefono, ma un domani forse integrato), che si occupa di riconvertire le onde sonore in elettricità, che viene utilizzata per ricaricare la batteria.

I ricercatori della Queen Mary University di Londra hanno invece collaborato con Nokia - produttore che offre la ricarica wireless a induzione come opzione su alcui dei suoi terminali - per creare un prototipo che si spinge oltre e che è in grado di sfruttare il rumore per dare energia al telefono. Si tratta di un terminale circa delle dimensioni di un Nokia Lumia 925 riempito di nanogeneratori in grado di reagire alle vibrazioni dei suoni lo raggiungono creando elettricità. La tecnologia s basa su un concept presentato 4 anni fa da un gruppo di di ricercatori coreani e sfrutta al massimo il ben noto effetto piezoelettrico. La chiave del sistema è rappresentata da nanocavi di ossido di zinco in grado di produrre elettricità quando sottoposti a stress meccanici, in questo caso quelli rappresentati dalle deformazioni indotte dalle onde di pressione dei suoni li colpiscono.

Il team inglese ha spruzzato dell'ossido di zinco liquido su un foglio di plastica e ha poi creato i nanocavi con l'esposizione a calore e agenti chimici. Per raccogliere l'energia prodotta dai nanocavi è necessario che essi siano posti tra due contatti: negli esperimenti precedenti era stato usato l'oro, ma il gruppo dell'università di Londra è stato in grado di utilizzare l'alluminio, rendendo la soluzione molto meno costosa. la somma di tutti i nanocavi riesce, se esposta a suoni come il traffico, la voce umana e la musica, a produrre un voltaggio di 5V, sufficiente per caricare un telefonino. Ora speriamo di vedere presto passare il prototipo dalla fase sperimentale alla realtà commerciale, ma non ci sono ancora indicazioni in merito.


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Nuovo Nexus 6, nome in codice Shamu, apparso nei primi benchmark

Ormai è un dato di fatto, da qui al momento dell'annuncio ufficiale non potremo fare a meno di continuare a vedere online nuove indiscreazioni riguardo quello o quelli che potrebbero essere i nuovi prodotti Nexus. Per ora si tratta solo di voci legate al databese di un paio di benchmark diffusi in questi ultimi giorni, ma siamo certo che presto arriveranno i primi render e le prime conferme da parte di produttori di componenti.

Per ora restiamo su quello che è stato diffuso in queste ore. Dopo una prima notizia comparsa nel web un paio di giorni fa, in cui si dava la prima segnalazione dell'esistenza di un possibile Nexus 6, nome in codice Shamu, grazie ai risultati del benchmark GFXBench, è di queste ore un nuovo screenshot di AnTuTu che mostra dei dati completamente differenti.

L'unico dettaglio in comune, oltre al nome in codice, sembra essere legato al produttore che potrebbe essere Motorola. Le prime notizie parlavano infatti di un dispositivo dotato di un display da 6 pollici a risoluzione FullHD mentre i nuovi rumors vorrebbero per questo Nexus 6 uno schermo da "solo" 5.2 pollici a risoluzione QHD, ovvero 2560x1440 pixel. Il processore dovrebbe poi ora essere uno Snapdragon 805 da 2,6 GHz di frequenza operativa, coadiuvato da 3 GB di memoria RAM.

Non mancano dettagli sulle fotocamere, da 13 megapixel quella posteriore e da 2.1 quella frontale. Viene specificato anche il sistema operativo che, secondo questo screenshot di AnTuTu, sarà Android L già nativamente.

Ovviamente si tratta al momento ancora solo e soltanto di voci e gli screenshot dei benchmark potrebbero tranquillamente essere stati ritoccati. Non vogliamo quindi dare troppo peso a queste informazioni, anche se non saremmo certo dispiaciuti nel vedere un Nexus con questo hardware.


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AMD torna a parlare di NVIDIA GameWorks

AMD torna a parlare di NVIDIA GameWorks

"Al GamesCom abbiamo avuto modo di intervistare Ritche Corpus di AMD, e abbiamo parlato con lui di Mantle, della presenza nelle console di nuova generazione, di Raptr e anche di NVIDIA GameWorks."

In questa pagina trovate l'intervista a Ritche Corpus, Director of Developer Relations, AMD, realizzata in occasione del GamesCom che si sta svolgendo in questi giorni a Colonia. Con Corpus abbiamo affrontato vari argomenti, tra i quali la polemica nata con NVIDIA a proposito della suite GameWorks, che avrebbe in passato impedito ad AMD di ottimizzare i giochi per il suo hardware.

Ma è stata l'occasione per affrontare vari argomenti, come Raptr, Mantle e la presenza di AMD nelle console di nuova generazione, e quali vantaggi questo può dare sia dalla prospettiva degli sviluppatori che dalla prospettiva della stessa AMD.

A proposito della polemica con NVIDIA, questa nacque in concomitanza del rilascio di Watch Dogs, quando AMD disse che la suite GameWorks stava danneggiando l'intero ecosistema PC. "Gameworks è una minaccia molto chiara per i giocatori perché deliberatamente provoca un calo nelle prestazioni dei prodotti AMD (che rappresentano il 40% del mercato) con l'obiettivo di favorire i prodotti NVIDIA", furono le parole di AMD che innescarono la polemica a distanza con i tecnici NVIDIA.

Gameworks rappresenta una raccolta di strumenti che consentono agli sviluppatori di videogiochi di sfruttare al meglio le schede video NVIDIA. Gli sviluppatori che usano GameWorks però non avrebbero completo controllo sul funzionamento di questa serie di strumenti. Altri dettagli si trovano qui.

Continuate a seguirci perché pubblicheremo molti altri contenuti provenienti dal GamesCom.


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NVIDIA Shield Tablet al GamesCom 2014

NVIDIA quasi sullo stesso piano degli altri produttori di console. Era questa l'idea che emergeva al GamesCom, la fiera di Colonia nella quale NVIDIA ha puntato tutto o quasi sul suo nuovo Shield Tablet, recentemente annunciato.

Si tratta di un nuovo dispositivo dedicato al gaming. Dopo il fallimento della prima versione di Shield, cambia quasi tutti gli elementi portanti del dispositivo. L'estetica di Shield viene, infatti, confermata solo dal nuovo gamepad. Cuore del sistema sarà il chip Tegra K1.

Questo è un super-chip con GPU a 192 core basato sull'architettura NVIDIA Kepler. Oltre che sulla nuova versione dell'hardware, poi, il tablet NVIDIA sarà basato su alcuni dei servizi allo stato dell'arte già visti nel primo Shield, ovvero GeForce Experience e GameStream, il supporto che consente di fare lo streaming sul dispositivo portatile dei giochi processati da un PC desktop dotato di GPU GeForce.

Shield Tablet è già in commercio in Germania, mentre arriverà nel nostro paese il prossimo 20 agosto. Per la lista completa delle specifiche tecniche dello Shield Tablet cliccate qui.


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Raptr, il Facebook dei videogiochi

Raptr, il Facebook dei videogiochi

"Al GamesCom abbiamo intervistato Dennis Fong, il fondatore e CEO di Raptr, il nuovo servizio adesso integrato anche nei driver Radeon."

Dennis Fong è un ex pro-gamer che nel 2007 ha deciso di fondare Raptr, una società che si occupa di un software atto all'ottimizzazione dei giochi e delle componenti del PC e alla registrazione di filmati di gioco, all'interno di un contesto social.

Fong è stato definito "il Michael Jackson dei videogiochi" ed è stato inserito nella classifica dei 20 imprenditori di età inferiore ai 35 anni più influenti dalla rivista Red Herring. È stato il co-fondatore anche di Xfire, un instant messenger e social network per giocatori acquisito da Viacom nell'aprile 2006 per 102 milioni di dollari.

Nel 1997, inoltre, vinse la Ferrari 328 di John Carmack in un torneo a Quake.


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Al GamesCom ritornerà Sierra

Written By Unknown on Minggu, 10 Agustus 2014 | 23.46

Counter-Strike, Half-Life, Homeworld, Crash Bandicoot e Spyro the Dragon sono solamente alcune delle serie che nelle loro versioni originali vennero commercializzate sotto etichetta Sierra. Ma nel 2008, dopo che la compagnia che la controllava a quel tempo, Vivendi, si fuse con Activision, Sierra venne definitivamente chiusa.

Fino a oggi i piani di Activision con Sierra sono stati poco chiari, ma nelle ultime ore è stato pubblicato il teaser video che vedete in questa pagina, che lascia pensare a una rifondazione del brand Sierra, da annunciare all'ormai imminente GamesCom. Inoltre, il sito ufficiale di Sierra è stato rilanciato.

Sierra venne originariamente fondata nel 1979 con il nome di On-Line Systems da Ken e Roberta Williams. Il primo era a quei tempi un programmatore di IBM, mentre sua moglie Roberta un'assidua giocatrice di avventure testuali. Da lì a poco Roberta sarebbe diventata una delle principali promotrici del genere delle avventure grafiche, divenendo responsabile di alcuni dei giochi più amati del genere come Mystery House, la serie King's Quest e Phantasmagoria.

Negli anni '80 e '90 Sierra diventò uno dei brand più famosi nel mondo dei videogiochi, grazie, tra gli altri, a serie come Space Quest, Gabriel Knight e Leisure Suit Larry.

La società entrò a far parte del gruppo Vivendi nel 1998 e iniziò ad entrare in crisi nel 2004, quando ci furono i primi tagli di personale in Vivendi. Quando nel 2008 Vivendi Games si fuse con Activision e Blizzard per formare la holding Activision Blizzard, l'etichetta Vivendi Games cessò di esistere e Sierra venne chiusa in vista di una possibile vendita futura.


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IBM e SyNAPSE, il computer senziente è sempre più vicino

Gli scienziati e i ricercatori IBM hanno presentato il primo chip, all'interno del progetto SyNAPSE, destinato alla realizzazione di una nuova categoria di computer "senzienti" caratterizzato da un milione di neuroni programmabili, 256 sinapsi programmabili e con la capacità di esegure 46 miliardi di operazioni sinaptiche al secondo per watt. Dotato di 4,5 miliardi di transistor, questo chip, pienamente operativo e pronto per la prouzione commerciale, è attualmente uno dei più grandi chip CMOS mai costruiti, capace di consumare appena 70mW ad un regime operativo che IBM definisce "biological real time".

Si tratta di un passo avanti significativo nell'avvicinare il paradigma di computer senziente alla società. Attualmente la sfida principale è rappresentata dal mancato collegamento tra le capacità di elaborazione cognitive del cervello umano e il bassissimo consumo dei sistemi odierni. Per colmare questo divario gli scienziati IBM hanno creato un'architettura di computazione completamente nuova ispirata dalle neuroscienze che devia dall'architettura di von Neumann prevalentemente utilizzata sin dalla seconda metà degli anni '40 per la realizzazione delle unità di computazione.

Il chip annunciato da IBM è il culmine di quasi dieci anni di ricerca e sviluppo che hanno tra l'altro prodotto un prototipo single-core nel 2011 e un ecosistema software comprensivo di un nuovo linguaggio di programmazione e un simulatore di chip nel 2013. Del resto del progetto SyNAPSE ne parlammo già nel 2008, quando IBM inizò a divulgarlo al grande pubblico.

Il nuovo chip è caratterizzato da una rete bidimensionale di 4096 core sinaptici digitali, dove ciascun modulo-core integra capacità di memoria, computazione e comunicazione e opera in maniera parallela, event-driven e tollerante agli errori. Per poter accedere ad una scalabilità che travalichi i confini del singolo chip è necessario che i chip quando collocati gli uni accanto agli altri possano connettere e comunicare tra loro, costruendo di fatto le fondamenta di futuri sistemi neurosinaptici. Per dimostrare le capacità di scalabilità, IBM ha realizzato anche un sistema con 16 chip da 16 milioni di neuroni programmabili e 4 miliardi di sinapsi programmabili.

Dharmendra S. Modha, IBM Fellow e IBM Chief Scientist per l'area Brain-Inspired Computing IBM Research, ha commentato: "IBM è all'avanguardia nel campo dei computer ispirati al cervello umano, in termini di un'architettura radicalmente nuova, di una portata d'azione senza precedenti, di efficienza senza pari, scalabilità senza limiti e innovative tecniche di progettazione. Prevediamo l'avvento di nuove generazioni di sistemi di information technology - che complementeranno le attuali macchine di von Neumann - in abbinamento ad un ecosistema di software e servizi in evoluzione. Questi chip possono trasformare la mobilità con sensori e applicazioni intelligenti che stanno nel palmo di una mano e non hanno bisogno di connettività come il WiFi. Questo traguardo evidenzia il ruolo di primo piano di IBM nei momenti di trasformazione della storia della computazione grazie ad investimenti di lungo termine nell'innovazione strutturata".

Il chip è stato realizzato impiegando il processo a 28 nanometri di Samsung, che può vantare transistor a bassa dispersione e elevata densità di memoria on-chip. "E' un traguardo fantastico poter fare leva su un processo usato per i dispositivi commerciali per realizzare un chip che emula il cervello umano elaborando enormi quantità di informazione a basso consumo. Si tratta di una rivoluzione architetturale essenziale per il settore che si muove verso la prossima generazione dell'elaborazione cloud e big-data. E' un piacere far parte del progresso tecnico per la prossima generazione grazie alla tecnologia di Samsung a 28 nanometri" ha commentato Shawn Han, vicepresidente Foundry Marketing per Samsung Electronics.

Gli elementi circuitali event-driven sono invece stati progettati secondo la metodologia asincrona sviluppata alla Cornell Tech University e rifinita da IBM sin dal 2008. "Dopo anni di collaborazione con IBM siamo ora più vicini alla costruzione di un computer simile al nostro cervello" ha dichiarato il professor Rajit Manohar della Cornell Tech.

La possibilità di combinare la tecnologia di processo a 28nm, una metodologia ibrida sincrona-asincrona e nuove architetture ha permesso di ottenere una densità di 20mW per centimetro quadrato, ovvero quattro ordini di grandezza in meno rispetto ai microprocessori attuali.

Questo chip fa parte di un più ampio ecosistema che comprende il già citato simulatore di chip, capacità di supercomputazione, paradigmi di programmazione, nuovi algoritmi, nuove applicazioni e prototipi. L'ecosistema supporta tutti gli aspetti del ciclo di programmazione, dalla progettazione allo sviluppo, al debug, alla messa in opera. IBM ha già progettato un nuovo percorso formativo dedicato a università, clienti, partner ed impiegati per avvicinare queste capacità tecnologiche alla società.

Per il futuro IBM sta lavorando sull'integrazione delle capacità di computazioni neurosinaptiche e multisensoriali nei dispositivi mobile, dove vi sono stringenti vincoli di consumo, dimensioni e prestazioni. Gli sviluppi futuri prevedono inoltre l'integrazione di nuovi sensori di tipo event-driven sul chip e lo studio di sistemi ancor più complessi per arrivare a superare i 100 mila miliardi di sinapsi. La visione di IBM è la realizzazione di sistemi capaci di apprendere in maniera autonoma, capaci di adattarsi al mondo reale e di operare elaborazioni sensibili al contesto operativo.

Il DARPA (Defense Advance Research Project Agency) ha finanziato il progetto sin dal 2008 con 53 milioni di dollari spalmati in quattro fasi. Oltre alla Cornell Tech, il progetto SyNAPSE ha visto la collaborazione di iniLabs, realtà specializzata nella realizzazione di sensori e dispositivi neurotecnologici.


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Sintonizzatore digitale terrestre annunciato per Xbox One

Sintonizzatore digitale terrestre annunciato per Xbox One

"Il dispositivo sarà disponibile da ottobre al prezzo di €29.99 per Francia, Italia, Germania e Spagna."

Microsoft ha annunciato un nuovo dispositivo che consentirà di gestire il segnale digitale terrestre direttamente tramite Xbox One.

Xbox One TV Tuner

Il sintonizzatore TV digitale DVB supporterà gli standard televisivi DVB-T, DVB-T2 e DVB-C e costituirà un'alternativa rispetto all'uso del decoder o del cavo satellitare, i quali sono attualmente collegabili tramite la porta HDMI In di cui è dotata la console.

Il sintonizzatore sarà disponibile a partire da fine ottobre nel Regno Unito per ₤ 24,99, e in Francia, Italia, Germania e Spagna per € 29,99.


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Archos presenta 50 Neon, smartphone quad-core a 199€

Il produttore francese Archos ci ha abituato negli ultimi tempi a prodotti che puntano a competere nella fascia degli smartphone e dei tablet dal prezzo accessibile con caratteristiche sulla carta di rilievo. È questo il DNA anche di Archos 50 Neon, che punta a farsi notare per il display da 5" e il processore quad core.

Il suo cuore è una CPU Mediatek MT6582 Quad-Core 1.3GHz, associata a una GPUMali 400MP2: limitato è il quantitativo di RAM, pari a soli 512MB, forse una delle maggiori limitazioni di questo smartphone. La memoria di storage ammonta a 4GB ma è espandibile con schede MicroSD fino a 64GB.

Il display utilizza un pannello di 5" di diagonale, ma limitato alla risoluzione di 854x480. Il sistema operativo è Android 4.2.2. Tra le particolarità troviamo il supporto Dual SIM. La fotocamera utilizza un sensore BSI da 5 megapixel, mentre quella anteriore si ferma alla risoluzione VGA. La batteria ha una capacità di 2000mAh.

Errata corrige: Il prezzo precedentemente indicato di 199€ era errato, per un errore di stampa nel comunicato ufficiale. Il prezzo esatto è di 119,99€, già corretto nella titolo della notizia


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Archos presenta 50 Neon, smartphone quad-core a 119€

Il produttore francese Archos ci ha abituato negli ultimi tempi a prodotti che puntano a competere nella fascia degli smartphone e dei tablet dal prezzo accessibile con caratteristiche sulla carta di rilievo. È questo il DNA anche di Archos 50 Neon, che punta a farsi notare per il display da 5" e il processore quad core.

Il suo cuore è una CPU Mediatek MT6582 Quad-Core 1.3GHz, associata a una GPUMali 400MP2: limitato è il quantitativo di RAM, pari a soli 512MB, forse una delle maggiori limitazioni di questo smartphone. La memoria di storage ammonta a 4GB ma è espandibile con schede MicroSD fino a 64GB.

Il display utilizza un pannello di 5" di diagonale, ma limitato alla risoluzione di 854x480. Il sistema operativo è Android 4.2.2. Tra le particolarità troviamo il supporto Dual SIM. La fotocamera utilizza un sensore BSI da 5 megapixel, mentre quella anteriore si ferma alla risoluzione VGA. La batteria ha una capacità di 2000mAh.

Errata corrige: Il prezzo precedentemente indicato di 199€ era errato, per un errore di stampa nel comunicato ufficiale. Il prezzo esatto è di 119,99€, già corretto nella titolo della notizia


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Mobile gaming: le donne giocano e spendono di più degli uomini

Secondo un nuovo report di Flurry, le donne dominano nel mondo mobile sia in termini di tempo dedicato ai videogiochi sia in termini di denaro speso. Flurry sostiene che gli acquisti in-app fatti dalle donne superano del 31% quelli degli uomini.

Le donne, inoltre, dedicano un quantitativo di tempo superiore del 35% ai videogiochi per smartphone rispetto a quanto fanno gli uomini. Sono anche più fedeli rispetto agli uomini, con un tasso di ritenzione superiore del 42%.

Flurry, che ha ottenuto questi dati analizzando 1,1 milioni di dispositivi sparsi in tutto il mondo, ha anche studiato l'impegno sulle diverse categorie di app differenziandolo sulla base del sesso. Le donne preferiscono giocare a titoli appartenenti ai generi endless/runner, brain/quiz, sociali a turni, bingo, match3/bubble shooter, casino/poker, slots, solitario e gestionale/simulazione. I preferiti dagli uomini, invece, sono RPG, shooter, sportivi, tower defense, strategia e giochi di carte collezionabili.


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Samsung Youm potrebbe presto arrivare sul mercato

Lo scorso anno avevamo avuto modo di parlare di un prototipo di smartphone con display semiavvolgente a cui la coreana Samsung stava lavorando: si trattava di Youm, un telefono dove lo schermo andava ad estendersi fino ai due profili laterali del dispositivo, rendendo i bordi una parte integrante e funzionale dell'interfaccia.

Questa impostazione, almeno sulla carta, permetterebbe così di implementare nuovi comandi ausiliari (come la regolazione del volume o della luminosità), ampliando quindi le funzionalità di uno smartphone. Secondo recenti indiscrezioni pare che Samsung sia fortemente intenzionata ad immettere Youm in commercio e abbia già realizzato una serie di prototipi molto vicini ad una versione commerciale del dispositivo e che la produzione pilota sia programmata per essere avviata entro la fine dell'anno.

Da quanto si apprende, tuttavia, il particolare smartphone farebbe uso di un display OLED a base plastica, ovvero un componente che attualmente presenta qualche difficoltà di produzione proprio in casa Sasmung. Nel caso in cui l'azienda coreana sia realmente intenzionata a commercializzare il dispositivo potrebbe quindi accadere di vedere il lancio di Youm (è solo il nome in codice del prototipo, il nome commerciale potrebbe facilmente essere una variante del nome Galaxy) inizialmente solo sul mercato sudcoreano, per una successiva espansione internazionale una volta che le rese produttive del pannello saranno sufficienti a garantire gli adeguati volumi di produzione.


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iPhone in regalo da SIAE, AMD Kaveri, HTC One con WP8, F1 2014: tutto in TGtech

Written By Unknown on Minggu, 03 Agustus 2014 | 23.47

Sulle prime poteva sembrare una di quelle bufale nate appositamente per ricevere click dai social network, invece è la pura realtà : SIAE regala 22 iPhone, acquistati in Francia, in segno di sfida ad Apple. Mossa al limite del ridicolo, quella inscenata dalla SIAE nella giornata del 30 luglio presso il teatro del Burcardo a Roma: ce ne parla Alessandro Bordin nel suo intervento che apre la puntata odierna di TGtech.

La parola passa poi a Paolo Corsini che ci racconta dell'ultima APU AMD Kaveri: con il modello A10-7800 AMD riesce a bilanciare specifiche tecniche che sono quasi al top della gamma delle proprie APU Kaveri con un valore di TDP che è selezionabile tra 45 e 65 Watt a discrezione dell'utente. Alla base ci sono CPU quad core e chip video con 512 stream processors per sistemi desktop di buona potenza e dimensioni molto contenute.

Secondo quanto diffuso in queste ore il colosso taiwanese sarebbe al lavoro su una versione di HTC One M8 dotata di OS Windows Phone in arrivo il prossimo 19 agosto: è questo il rumor su cui è al lavoro Davide Fasola e di cui ci riporta i dettagli nel suo servizio. Sempre in tema smartphone Roberto Colombo analizza la situazione del mercato, che vede i colossi cinesi Huawei e Lenovo cominciare ad insidiare le prime posizioni tra i produttori di smartphone: LG è già stata scavalcata e nel mirino ci sono i primi di gradini del podio ora appannaggio di Samsung e Apple.

Sempre Roberto Colombo ci parla dell'iniziativa di un gruppo di registi, tra cui Quentin Tarantino, Christopher Nolan, Judd Apatow, e J.J. Abrams, che hanno fatto pressione sugli studios affinché raggiungessero un accordo con Kodak per evitare la cessazione della produzione delle pellicole cinematografiche: le grandi produzioni si impegnano ad acquistare negli anni a venire un quantitativo minimo di pellicola, in modo da assicurare la solidità del mercato del (ex) colosso di Rochester.

Per l'angolo dei videogiochi parliamo di Formula 1 con Rosario Grasso. Codemasters ha, infatti, annunciato due giochi sulla Formula 1, basati sulla licenza ufficiale. Il 17 ottobre 2014 arriverà F1 2014 per i formati Xbox 360, Windows PC e PlayStation 3. Successivamente, nel 2015, sarà invece lanciato un nuovo gioco di Formula 1 per PlayStation 4, Windows PC e Xbox One.


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Samsung: niente Quad-HD per la versione europea di Galaxy S5 LTE-A?

È una novità certamente piacevole: Samsung Galaxy S5 LTE-A potrebbe arrivare anche sul mercato europeo. Risulta un po' meno piacevole la probabile assenza del display Quad HD, caratteristica in effetti peculiare dello smartphone lanciato di recente in Corea del Sud, oltre al supporto delle più recenti reti LTE Advanced.

Un report che arriva da SamMobile, fonte vicina al mondo Samsung. Il dispositivo è attualmente noto con il codice SM-G901, ed è apparso di recente sul database di GFXBench. Fra i due smartphone le differenze risiedono principalmente sul display, Full HD da 5,2" sul modello europeo, Quad HD da 5,1" sulla versione coreana.

Samsung Galaxy S5 LTE-A, GFX Bench

SM-G901 utilizza lo stesso SoC di S5 LTE-A, Qualcomm Snapdragon quad-core da 2,5GHz e le fotocamere da 16 e 2 megapixel. Sarà invece da 2GB la RAM installata, mentre lo storage integrato di soli 16GB, differentemente dalla controparte coreana. Si tratta di notizie non ancora ufficializzate da Samsung, probabilmente relative a un dispositivo ancora in fase prototipale.

Basandoci sui benchmark apparsi su GFXBench, inoltre, la nuova GPU Adreno 420 potrebbe presentare un punteggio pari a circa il doppio di Mali-T628 e Adreno 330, installati nelle versioni originali di Galaxy S5, palesando un boost prestazionale non indifferente a parità di risoluzione.

Considerando la natura delle nuove informazioni, tuttavia, è bene precisare che la società potrà approntare una serie di modifiche in fase di finalizzazione dei lavori, presentare il nuovo smartphone solamente in alcuni mercati selezionati o, addirittura, cassare del tutto il progetto all'interno del mercato europeo.


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Disponibile Lightroom 5.6 con supporto per D810, GH4 e FZ1000

Adobe ha rilasciato un nuovo aggiornamento per Lightroom, che lo porta alla versione alla 5.6 aggiungendo il supporto per tre recenti e importanti fotocamere come la Nikon D810 e le Panasonic Lumix GH4 e FZ1000.

Oltre al supporto per le nuove fotocamere, sono stati poi aggiunti i profili colore per le Sony A7S, RX100 III e A77 II, oltre ai profili di correzione per 21 nuovi obiettivi di 7 differenti sistemi fotografici.

Con attacco Canon EF: Canon EF-S 10-18mm f/4.5-5.6 IS STM, Canon EF 16-35mm f/4L IS USM, Tamron 28-300mm f/3.5-6.3 Di VC PZD A010E, Tamron 18-200 f/3.5-6.3 Di III VC B011EM.
Con attacco Nikon F: ​Tamron 28-300mm f/3.5-6.3 Di VC PZD A010N.
Con attacco Nikon 1: ​Nikon 1 NIKKOR VR 70-300mm f/4.5 – 5.6.
Con attacco Pentax K: ​Sigma 18-35mm f/1.8 DC HSM A013.
Con attacco Sony A: ​Sigma 18-35mm f/1.8 DC HSM A013, Sony 28mm f/2.8, Sony 16mm f/2.8 Fisheye, Sony 100mm f/2.8 MACRO, Sony DT 16-105mm f/3.5-5.6, Sony DT 18-200mm f/3.5-6.3, Sony DT 18-250mm f/3.5-6.3, Sony 70-200mm f/2.8G, Sony 70-300mm f/4.5-5.6 G SSM, Sony 70-400mm f/4-5.6 G SSM, Sony 70-400mm f/4-5.6 G SSM II, Sony 135mm f/2.8 [T4.5] STF, Sony 300mm f/2.8 G SSM II.
Con attacco Sony E: ​Zeiss Touit 2.8/50M.

Aggiunto infine il profilo per lo ​Schneider Kreuznach LS 40-80mm f/4.0-5.6 utilizzabile con i corpi macchia medio formato 645 Phase One.

Ovviamente, con Lightroom sono stati aggiornati anche il pug-in per Photoshop Adobe Camera RAW, da cui Lightroom deriva, e Adobe DNG Converter, entrambi portati alla versione 8.6. In tutti i casi, le novità sono date esclusivamente dal supporto a nuove fotocamere e obiettivi - nessuna nuova funzione è stata aggiunta.  

L'aggiornamento di Camera RAW viene gestito dal manager di applicazioni Creative Cloud, e deve essere effettuato in questo modo, mentre gli aggiornamenti per Lightroom e DNG Converter possono essere scaricati dai seguenti indirizzi: Lightroom 5.6 Windows -  Lightroom 5.6 Mac - DNG Converter 8.6 Windows - DNG Converter 8.6 Mac.


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Path of Exile, arriva la seconda mini espansione

Grinding Gear Games ha annunciato una seconda mini-espansione per il suo fortunato Action RPG free-to-play: dopo Sacrifice of the Vaal, il 20 agosto sarà la volta di Forsaken Masters, che promette di apportare molti nuovi contenuti.

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Il fulcro della storia alla base di questa nuova estensione del gioco, come suggerito dal titolo, è l'introduzione di sette Maestri che vagheranno nel continente Wraeclast. Ciascuno dei maestri potrà insegnare delle abilità speciali ai giocatori, ma per ottenere la loro fiducia, ci verranno assegnate diverse missioni, in qualunque fase di gioco (end-game incluso).

Ogni maestro ha il suo lore e le missioni seguiranno il mood proprio del committente: Grinding Gear Games garantisce forti differenze tra i vari maestri e, dunque, missioni di tipologie estremamente varie tra loro. Al completamento di queste missioni, la reputazione del giocatore aumenterà, scalando 8 livelli, al termine dei quali il Master condividerà con noi i suoi segreti.

I segreti potranno includere una nuova area Hideout, dove il Maestro potrà dispensare quest giornaliere, oppure oggetti speciali, mod, ricette di crafting e altro ancora. L'area Hideout, nelle intenzioni dello sviluppatore, è una zona in cui pare sarà possibile creare in assoluto relax il proprio villaggio personalizzato, oppure costruire e personalizzare la propria gilda e aprirla ai membri.

Solo due dei Maestri sono stati rivelati finora: Haku il Maestro d'Armi e Vorici il Maestro Assassino. I restanti cinque Masters saranno svelati nelle prossime settimane.
L'aggiornamento promette comunque di introdurre anche altri contenuti: due nuove Challenge Leagues, un aggiornamento al Passive Skill Tree e ottimizzazioni alle boss battle.

Per maggiori informazioni su Path of Exile: Masters Forsaken, potete visitare il sito web del gioco.


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Oculus Rift Dev Kit 2 sotto i ferri di iFixit: ecco cosa c'è dentro

Annunciato lo scorso marzo, Oculus Rift Development Kit 2 è stato spedito nel corso della settimana presso tutti coloro che avevano fatto il pre-order. Il produttore ha approntato una serie di modifiche volte a migliorare considerevolmente l'esperienza di gioco con il casco.

Oculus Rift Development Kit 2

I vantaggi più evidenti sono relativi alla riproduzione dei contenuti, grazie al nuovo display SuperAMOLED da 5,7" (lo stesso di Galaxy Note 3, ma con frequenza d'aggiornamento di 75Hz) a bassa persistenza, caratterizzato dalla risoluzione 960x1080 per ogni occhio. Sotto la scocca troviamo inoltre accelerometro, giroscopio e magnetometro, tutti con una frequenza d'aggiornamento dei dati pari a 1000Hz.

Il tracciamento della posizione è inoltre effettuato da una fotocamera esterna con sensore CMOS ad infrarossi. Un'altra modifica rispetto alla versione originale è relativa all'angolo di visione, che diventa di 100° con il nuovo Development Kit 2 di Oculus Rift. La qualità costruttiva e d'assemblaggio è eccellente secondo iFixit, che valuta con 9/10 il punteggio di riparabilità finale.

Sulle varie schede integrate in Oculus Rift Dev Kit 2 troviamo una serie di microchip che rendono possibile una delle esperienze videoludiche più coinvolgenti degli ultimi anni. Nella foto che riportiamo di seguito ne vediamo alcuni esempi: Toshiba 358779XBG, contrassegnato in rosso, per l'interfaccia HDMI; una MCU STMicroelectronics basata su ARM Cortex-M3 con 128KB di memoria flash e CPU da 32MHz (in giallo), mentre in viola troviamo il sensore di movimento Invensense MP65 con giroscopio e accelerometro a sei assi.

Oculus Rift Development Kit 2, scheda logica

Accedere alla componentistica elettronica di Oculus Rift è particolarmente semplice: i vari elementi sono interconnessi utilizzando viti Phillips standard, mentre il cablaggio interno è sensibilmente migliorato rispetto al modello originale, fattore che rende lineare il lavoro di disassemblaggio. Utilizzando un display disponibile sul mercato degli smartphone, inoltre, si rende estremamente più semplice la reperibilità della componente aggiuntiva nel caso si presentasse un difetto.


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HTC, risultati del secondo trimestre in positivo dopo molto tempo

Nel corso della giornata di ieri HTC ha diffuso tramite un comunicato stampa quelli che sono stati i propri risultati finanziari per quanto riguarda il secondo trimestre di questo 2014. Quasi a sorpresa, visto i recenti report, per la prima volta dopo diverso tempo è stato segnato un trimestre in positivo che si traduce in una introito complessivo di 65 miliardi di dollari per un profitto netto di 2,3 miliardi di dollari, un margine lordo del 22,2% e un margine operativo del 3,7%.

Il ritorno in attivo di HTC dopo così tanto tempo è dovuto, secondo quanto dichiarato nel comunicato stampa, dall'ottimo andamento delle vendite dell'ultimo top di gamma, ovvero HTC One M8 e dei nuovi HTC One Mini 2 e Desire 816. In particolare, negli Stati Uniti, i dati rilevano una importante penetrazione da parte di HTC One M8; a quanto pare molto gradito dal pubblico d'oltre oceano.

In Europa a farla da padrona dovrebbe essere invece il nuovo One Mini 2, che ha porta le alcune caratteristiche del top di gamma in un formato più picolo.

"Come dimostrato dai risultati di questo trimestre abbiamo continuato a migliorare tutti gli aspetti del nostro business, mentre cresce l'attenzione verso la nostra attuale linea di prodotti" queste le parole del CEO Peter Chou.

Le prospettive per il prossimo trimestre sono poi ancora positive. Secondo le stime pubblicate nel terzo trimestre 2014 HTC potrebbe registrare una entrata complessiva di 42-47 miliardi con un profitto lordo compreso tra il 22 e il 23% delle entrate.


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Beats, in vista 200 licenziamenti dopo l'acquisizione da Apple

L'acquisizione di Beats da parte di Apple avrà la spiacevole conseguenza, d'altra parte abbastanza prevedibile, di una sforbiciata della forza lavoro di Beats una volta che l'operazione di acquisizione sarà completata definitivamente.

Attualmente Beats opera con uno staff di circa 700 persone e pare che Apple non abbia modo di poterle assorbire tutte quante a fronte di posizioni ridondanti e replicate. Un portavoce della Mela ha dichiarato alla stampa: "Siamo entusiasti che il team di Beats si sia unito a quello di Apple e abbiamo offerte di lavoro per ogni impiegato Beats. Per via di qualche sovrapposizione nelle nostre operazioni, alcune offerte sono per un periodo di tempo limitato e lavoreremo sodo per trovare una posizione permanente in Apple a quanti più impiegati Beats sia possibile".

Apple quindi non darà il benservito immediatamente agli impiegati in esubero e, a quanto afferma, farà del suo meglio per limitare il più possibile i licenziamenti. Una prima stima ufficiosa parla però di circa 200 licenziamenti, anche se è possibile e auspicabile che il numero definitivo sia inferiore.

La Mela ha già istituito una hotline verso la divisione risorse umane per aiutare coloro i quali saranno toccati da questa misura. Alcune posizioni temporanee verranno eliminate entro la fine di gennaio, e inevitabilmente qualche impiegato di Beats dovrà aggiornare il proprio curriculum vitae nel corso delle prossime settimane. Apple intende inoltre mantenere il quartier generale di Beats a Santa Monica una volta completata l'operazione ed una parte degli impiegati di Beats Music continuerà ad operare in questa sede.

Intanto, tra coloro i quali sicuramente non perderanno il posto di lavoro, vi sono anche il presidente di Beats Electronics, Luke Wood, il CEO di Beats Music, Ian Rogers, e il Chief Creative Officer Trent Reznor, frontman dei Nine Inch Nails. Tutti e tre entreranno a far parte della compagine di figure senior di Apple, assieme a Dr.Dre e Jimmy Iovine, i due fondatori di Beats.


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